Il volume raccoglie gli atti del Convegno sugli interessi nazionali, organizzato dal Centro Alti Studi Difesa nel giugno 96, prendendo lo spunto dal rapporto di ricerca ‘interesse nazionale e interesse globale' commissionato al Prof. Pier Paolo Portinaro dal CeMiSS.(Centro Militare di Studi Strategici).
Gli interventi offrono un contributo lucido e stimolante al tema degli interessi nazionali, ribadendo la loro centralità nella politica estera degli stati, alla luce degli avvenimenti epocali seguiti alla caduta del muro di Berlino (crollo dei sistemi comunisti, riunificazione della Germania, crisi dell'Unione Sovietica) che hanno mutato profondamente gli scenari politico-economici internazionali.
Posta come necessaria la valutazione approfondita dei problemi vasti e complessi determinati dalla fine del bipolarismo, i contributi, ciascuno connotato da una precisa e specifica angolatura ideologico-professionale, registrano comunque, in maniera pressoché concorde, la complessità della ridefinizione dell'interesse nazionale e mondiale indotta dalle profonde trasformazioni in corso nel sistema politico internazionale.
Pier Paolo Portinaro, dalla cui ricerca è partita l'idea del dibattito, sottolinea in particolare la necessità del ‘risveglio di un pensiero strategico all'altezza delle sfide del XXI secolo', nella convinzione, tuttavia, che " al processo di articolazione e graduazione selettiva degli interessi nazionali serve, più che la mobilitazione plebiscitaria o l'impeto decisionistico, una solida struttura istituzionale"e che per l'elaborazione, il perseguimento e la tutela dell'interesse nazionale sia necessaria non solamente l'intelligenza degli attori operanti in campo strategico ma anche quella delle istituzioni,specificando ancora su questo punto che nel processo di individuazione e di selezione degli interessi nazionali vale "più che la mobilitazione plebiscitaria o l'impeto decisionistico, una solida struttura istituzionale".
Per Carlo Jean, che analizza puntualmente e dettagliatamente il lavoro di Portinaro,offrendo interessanti spunti di riflessione critica, è determinante, tra gli altri , il settore dei Servizi di Intelligence, la "cui capacità d'azione è limitata " oggi dall'arretratezza delle strutture e da una sostanziale delegittimazione": senza un'"intelligence propria, uno Stato o brancola nel buio o dipende da quella degli alleati, che sarà sempre parziale, tardiva e orientata ai loro specifici interessi".
Le considerazioni sull'interesse nazionale e la necessità della sua formulazione vanno via via aggiungendosi ed integrandosi con altre valutazioni di carattere geoeconomico e geopolitico e con stimolanti proposte critiche.
Proprio questa pluralità di interventi altamente qualificati rende pregevole l'analisi del tema trattato, reso quanto mai attuale ogni giorno dai fatti della cronaca.
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